Biografia

Michel de Certeau nasce a Chambery il 17 maggio 1925.
La sua formazione culturale inizialmente è orientata alle scienze umanistiche, in seguito si dedicherà alla scienza delle religioni, frequentando i corsi di Jean Orcibal all’Ecole Pratique des Hautes Etudes. Conseguirà anche una licenza in Teologia.
Nel novembre 1950 entra nella Compagnia di Gesù, ispirato dall’apertura teologica del gesuita Henri de Lubac e risiederà proprio nel famoso centro di Fourvière durante il periodo di Noviziato.
E’ ordinato prete a Lione il 31 luglio 1956.
La Compagnia gli chiederà di occuparsi della storia spirituale degli inizi, affrontando i gesuiti che più hanno caratterizzato la via mistica nel territorio francese. Perfezionerà i suoi studi sulla storia seguendo i seminari di Alphonse Dupront e di Roland Mousnier. Segue con interesse appassionato la preparazione degli eventi che portano alla preparazione del Concilio Vaticano II.
Dà alle stampe l’edizione critica del “Memoriale di Pierre Favre” (1960) e si dedica allo studio appassionato di tutta la vita degli scritti e della vita del gesuita Jean-Joseph Surin, di cui cura la Guide spirituelle nel 1963 e la Correspondance nel 1966.
Dal 1963 collabora attivamente ed entra a far parte delle redazioni di riviste come Christus (fino al 1967, della quale è direttore con François Roustang), Etudes, Revue di Histoire de la spiritualité e Recherches de science religieuse.
Fin dagli anni ’50, insieme ad altri tre sacerdoti, frequenta i seminari di psicanalisi di Jacques Lacan; nel 1964 è tra i fondatori dell’École freudienne, di cui farà parte fino allo scioglimento nel 1984. Frequenta corsi e seminari di linguistica, semiotica e antropologia religiosa.
Nell’agosto 1967 subisce un grave incidente automobilistico nel quale muore sua madre e perde l’uso dell’occhio destro. Pochi mesi più tardi partecipa entusiasta ai fatti del ‘maggio francese’, su cui scrive di getto un saggio a tutt’ora fondamentale, La presa della parola, pubblicato su Esprit nell’autunno 1968. Nel novembre 1974 decide di lasciare la Comunità dei gesuiti in rue Monsieur e sceglie di abitare per conto proprio in un appartamento privato.
Si dedica all’insegnamento, alla scrittura e alla partecipazione a confronti pubblici su temi culturali e religiosi. Insegna presso il seminario di dottorato in teologia all’Institut Catolique de Paris (1964-1978); poi su storia e psicanalisi all’Università di Parigi VIII (1968-1971), antropologia religiosa e antropologia culturale all’Università di Parigi VII (1971-1978).
Collabora al grande rinnovamento della storiografia francese dei primi anni ‘70 e scrive l’introduzione metodologica ai tre volumi di Faire de l’histoire curati da Jacques Le Goff e Pierre Nora nel 1974; l’anno successivo pubblica da Gallimard La scrittura della storia.
Fin dal 1966 viaggia in Europa e in America Latina: compie diverse visite in Brasile, Argentina, Cile, Stati Uniti, Canada, Messico, Spagna, Italia, Inghilterra, Svizzera, Belgio.
Dal 1972 riduce la sua collaborazione alla rivista Etudes e si dedica allo studio delle pratiche culturali contemporanee su incarico del governo francese. Pubblica La Culture au Pluriel (1974) e L’Invention du Quotidien (1980). Inoltre, in questo periodo nascono le sue collaborazioni con il Centro Georges Pompidou e con la rivista Traverses. Tra il 1978 e il 1984 è professore titolare all’Università di California (San Diego). Nel 1982 pubblica quello che è ritenuto essere il suo lavoro più importante, il primo volume de La Fable mystique. Eletto all’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, rientra in Francia e, dal luglio 1984, dirige il corso di studi in antropologia storica delle credenze (XVI-XVII sec.).
Dopo un anno, nel luglio 1985, gli è diagnosticato un grave tumore. Nell’autunno riprende il suo seminario e insegna fino alla fine di dicembre. Muore la sera del 9 gennaio 1986. Nel corso dell’affollato funerale che si svolge il 13 gennaio presso la chiesa di Saint Ignace a Parigi, per sua esplicita volontà viene trasmessa la canzone di Edith Piaf Non, je ne regrette rien. Riposa al cimitero di Vaugirard (Parigi XV), in una tomba della Compagnia di Gesù.