Michel de Certeau. Praticare la pluralità
Convegno del 18 maggio 2015 organizzato da Prendere la Parola
Il nostro incontro del 18 maggio presso il Centro San Luigi a Roma intitolato Michel de Certeau: praticare la pluralità ha avuto più una soddisfazione. Il contatto con studiosi e appassionato di Certeau provenienti da più parti d’Italia, la partecipazione di ospiti quali Luce Giard, Olivier Mongin, François Dosse, e alla tavola rotonda di Jacques Fillion (Sherbrooke) e di Juan Diego Gonzalez Sanz (Huelva) hanno dato alla giornata un respiro plurale e internazionale. Nonostante il clima afoso la sala è sempre stata piena con ospiti venuti anche da fuori Roma e un’atmosfera di raccoglimento e attenzione che ha accompagnato tutto il tempo del convegno. Un tempo di ascolto ma anche un tempo di nuovi incontri e conoscenze.
Lasciamo a disposizione una piccola raccolta di foto dell’esperienza per quanti hanno partecipato e per i curiosi. E, di seguito, raccogliamo, man mano che ci arrivano, le risonanze dell’esperienza.
Un grazie speciale a tutti coloro che hanno contribuito a rendere la giornata del 18 maggio un’esperienza indimenticabile e un’occasione preziosa per la promozione e la diffusione del pensiero di Michel de Certeau.
27 maggio 2015. Questo è stato il terzo incontro su Certeau che ho contribuito a organizzare. I primi due a Urbino (nel 2003 e nel 2006). A distanza di tanti anni da quegli altri, ho potuto misurare quanto lavoro è stato fatto per tradurre e far conoscere l’opera certiana in Italia. Lunedì 18 maggio, nella sede del Centre St.Louis, ho avuto la sensazione di veder finalmente coronato un grande desiderio. Con il vantaggio che questa volta facevo parte di un gruppo, assieme al quale avevamo anche costruito una pagina web assai attiva. Cosa mi è piaciuto di più della giornata al Centre St.Louis? Il clima diffuso di grande concentrazione in mezzo alla strada.
Era come stare in vetrina su un angolo del vecchio centro di Roma: piccoli cortei di turisti che passavano accanto, qualcuno sfrecciava in bicicletta, gente che là fuori parlava in molte lingue diverse di cui giungevano ogni tanto parole sparse, il caldo eccessivo prematuro per la stagione, qualcuno si avvicinava per guardare incuriosito cosa succedeva dietro il vetro e si schermava gli occhi con la mano. E noi lì dentro che volevamo aprirci anche alla strada e a quelli di fuori. Penso che ci siamo proprio riusciti.
Grazie a tuttiPaola Di Cori
Devo riconoscere che l’atmosfera che si respirava nella sala del Centro San Luigi quel lunedì, nonostante il caldo che cresceva di ora in ora, era contraddistinta dall’attenzione e dalla serietà che ogni partecipante ha manifestato nel seguire i diversi interventi proposti. Abbiamo avuto la gioia di poter ospitare tutti i convenuti al convegno per il buffet del pranzo, cosa che ha permesso lo scambio informale, le nuove conoscenze e l’intreccio di nuovi contatti. Anche il rivedere volti conosciuti con cui si è condiviso tratti di percorsi passati è stato piacevole e ha dato occasione di rinnovare amicizia e collaborazione. Speriamo di vedere presto la raccolta degli Atti di questa giornata di studio e di relazione.
Edoardo Prandi
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!